Attualità
Arte e letteratura in ricordo di Dante Graziosi

La “Terra degli aironi” è un’icona del territorio novarese e del Piemonte Orientale grazie al titolo che Dante Graziosi – veterinario, onorevole, presidente dei Coltivatori diretti locali, poi scrittore – ha dato al suo primo libro di racconti del 1972, da allora sempre ristampato. L’immagine rappresenta bene la tradizione ma al tempo stesso è un’immagine attuale del territorio tra Sesia e Ticino nel segno dell’agricoltura ma anche delle altre attività, comprese quelle legate all’ambiente e al turismo. E la terra degli aironi è un’icona oggi viva anche per i giovani che, alla ricerca di nuovi simboli, continuano ad attraversarla in bici, auto o treno e fotografarla con i loro cellulari di ultima generazione. Per questo crediamo sia importante partire dal punto di vista artistico del maggior pittore del Novecento novarese, Sergio Bonfantini – che ha dipinto molto le risaie, i cascinali, i contadini – per confrontare sguardi diversi sul paesaggio della nostra pianura. Tra arte e letteratura sta la mostra promossa, durante la manifestazione “Rice. I sapori del riso italiano”, nel ventennale della morte dello scrittore perché la scrittura è un altro sguardo possibile sulla realtà al di là della cronaca quotidiana, come c’insegna un altro autore, Sebastiano Vassalli, che ha usato il titolo Terra d’acque per definire «un orizzonte molto vasto con le città e i villaggi e le opere dell’uomo… i fiumi che incominciano là dove finiscono le nevi; e le strade… un crocevia di vite, di storie, di destini, di sogni…» In questa terra, descritta dai colori di Bonfantini e dalle parole di Graziosi, affondano le radici da cui deve crescere il nostro domani. Pertanto vale l’augurio, e l’impegno, che il premio biennale “Terra degli aironi” possa continuare a valorizzare Novara e le sue radici grazie all’arte e alla letteratura.

 

Interlinea, pp. 24, euro 5
Collana "Imago"
isbn 978-88-8212-867-8


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